Il maritozzo
Il maritozzo, dolce tipico del Lazio. Un piccolo bocconcino, preparato con farina, uova, miele, burro, scorzette d'arancia e farcito con abbondante panna montata.
Ne ho salvato uno per fare una foto, pure brutta... al volo!
Sono spariti in un attimo!!
Inutile dire che sono piaciuti tantissimo, effettivamente un piacere ad ogni morso!
La ricetta è di Adriano, ve la riporto, impossibile metterci mano è perfetta.
INGREDIENTI:
Ne ho salvato uno per fare una foto, pure brutta... al volo!
Sono spariti in un attimo!!
Inutile dire che sono piaciuti tantissimo, effettivamente un piacere ad ogni morso!
La ricetta è di Adriano, ve la riporto, impossibile metterci mano è perfetta.
INGREDIENTI:
- 450 g di farina W300
- 50 g di farina di riso
- 200 g di acqua
- 90 g di zucchero
- 1 cucchiaio di miele possibilmente di arancio
- 1 uovo + 1 tuorlo
- 8 g di lievito fresco
- 8 g di sale
- 1 cucchiaino di malto o miele
- 60 g di burro
- 40 g di olio di mais
- zeste di 1 arancia grattugiata
- albume e sciroppo di zucchero per pennellare
Portiamo quasi a bollore l'acqua con metà delle zeste e riscaldiamo l'olio con l'altra metà.
Sciogliamo il lievito ed il malto nell'acqua intiepidita (che avremo riportato a 200 g), uniamo 200 g di farina e lasciamo gonfiare a temperatura ambiente per circa 1 ora. Misceliamo il resto della farina con quella di riso.
Uniamo metà della farina e dello zucchero ed avviamo la macchina a velocità 1, all'assorbimento uniamo l'uovo con il resto dello zucchero e della farina, facciamo andare per qualche giro, poi inseriamo il tuorlo con il miele e il sale, aumentiamo la velocità a 1,5 ed incordiamo.
Aggiungiamo il burro morbido in due volte e, quando avremo ottenuto una buona incordatura, uniamo l'olio a filo, fermandoci di tanto in tanto per evitare che l'impasto si smolli.
Aggiungiamo il burro morbido in due volte e, quando avremo ottenuto una buona incordatura, uniamo l'olio a filo, fermandoci di tanto in tanto per evitare che l'impasto si smolli.
Copriamo e poniamo a 26° fino al raddoppio (circa 2 ore).
Rovesciamo sulla spianatoia infarinata e diamo le pieghe del tipo 2, arrotondiamo e copriamo a campana.
A questo punto, trasferiamo l'impasto in frigo a 4° fino al giorno successivo.
La mattina, togliamo l'impasto dal frigo e lasciamo acclimatare per circa un'ora.
Porzioniamo in pezzi da 80 g (io 60) ed avvolgiamo a palla stretto.
Dopo 15 minuti, capovolgiamo le sfere e riavvolgiamo a filoncino, stringendo bene.
Copriamo con pellicola e mettiamo a lievitare a 28° per circa un'ora.
Pennelliamo con albume ed inforniamo a 180° per 12 minuti o fino a cottura.
Appena fuori dal forno lucidiamo con sciroppo di zucchero a 30° (135 g di zucchero portati a bollore con 100 g di acqua e raffreddati).
Possono essere farciti con un velo di crema pasticciera e panna montata. (io ho farcito solo con panna montata).
A presto!
E' di un bello commovente, il superstite!!!! :-D
RispondiEliminaChissà che buono...........!!!
Un abbraccio
Cara Lory per me mi riservo un paio di questo buon di Dio...
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Visto che oggi è il mio compleanno questa meraviglia mi spetterebbe.....veramente perfetto, bravissima sempre e sempre meglio!!
RispondiEliminaTroppo golosi!!
RispondiEliminaAdoro il maritozzo, da rifare e buona serata.
RispondiEliminaAiuto questo è peccato puro per me! Che spettacolo! Bravissima <3 baci
RispondiEliminaLory, mi stai tentando...per forza ne hai salvato solo uno! E' favoloso e perfetto ^_^
RispondiEliminaUn bacio
L’ho già visto su Facebook su Instagram e adesso qui mi voglio proprio far del male
RispondiEliminaFavolosi mangerei volentieri anzi prendo da qui ma posso solo immaginare il sapore. Buona serata.
RispondiEliminaChe bellezza Lory...complimenti per la nuova veste del blog, bellissima!!
RispondiEliminaL'ho mangiato solo una volta in vita mia e non sai che gola mi faccia la tua foto!!!
RispondiEliminaIo ADORO i maritozzi e il tuo ha un aspetto meraviglioso! Oh mamma che gola che mi fa...
RispondiEliminaBuona serata e complimenti per il bel blog,
Mary